A Brioscia co' "tuppo" (Brioches siciliane con il tuppo)
- daniela spampinato
- 18 ago 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 24 ago 2020
Colpa del caldo, delle nostre tradizioni, dal fatto che siamo (ammettiamolo pure) campanilisti o semplicemente perché è buonissima, d’estate, la colazione in Sicilia si consuma con granita (che non è ghiaccio tritato e succo alla frutta!!!) e "brioscia".
Ma solo a colazione? Certo che no! D'estate la granita con la brioscia si può mangiare a qualsiasi ora del giorno! Ho "etichettato" questo post anche in salute perché secondo me è un vero toccasana!!! Almeno per il palato!!

Ma qual è la storia della brioscia? (dal sito: https://www.ilsicilia.it/la-brioscia-col-tuppo-tra-origine-e-curiosita-l-la-ricetta/) "...la “Brioscia col tuppo”, che, poi, i francesi, al contrario di quanto si pensi, tradussero in “brioche“. Leggenda vuole che questa bontà sicula sia nata in una nobile famiglia siciliana, dal nome ignoto, che desiderava qualcosa di morbido in cui spalmare la marmellata per la colazione. I croissants all’epoca non erano diffusi e così il cuoco realizzò questa soffice delizia, di cui vi daremo la ricetta, che conquistò l’aristocratica stirpe e i frequentatori della casa, facendola diffondere e assurgere in breve tempo a una delle ricette tipiche della nostra isola. Ma il tuppo quale origine ha? Tuppo è il termine dialettale che indica la crocchia che si facevano le donne e cotinuano a farsi le ballerine. Quindi se dal punto di vista culinario sono i francesi a doverci questa bella invenzione ..., dal punto di vista etimologico è l’opposto e, infatti, in normanno lo chignon si chiamava “toupin“, in gallico “toupeau” e nel francese moderno “toupet” da cui il siciliano “tuppo“. C’è uno scioglilingua della nostra tradizione che racconta dell’amore tra due giovani ostacolato dalla madre della fanciulla che aveva lunghi e serici capelli raccolti sulla nuca. Come atto di ribellione, che ostacolava la realizzazione del suo sogno, tagliò la sua dote, quella capigliatura che la rendeva irresistibile agli occhi di tutti e, soprattutto, a quelli del suo innamorato ed ecco che la madre, impietosita, acconsentì al loro fidanzamento. Sansone perse la forza col taglio della chioma, mentre la nostra eroina l’acquistò. La sua forma, fateci caso ha una base rotonda su cui poggia un’altra più piccola che somiglia proprio al tuppo o chignon che, ancora oggi, amiamo farci. Eccovi, adesso, la filastrocca:
“Cu lu tupu un t’appi, senza tuppu t’appi. Cu lu tuppu o senza tuppu , basta chi t’appi e comu t’appi t’appi”. ("Con i capelli raccolti sulla nuca non ti ho avuta, senza capelli raccolti sulla nuca ti ho avuta. Con i capelli raccolti o senza capelli raccolti, basta che ti abbia avuta, comunque ti abbia avuta" )
Con mio marito abbiamo provato diverse ricette, ma quella che abbiamo trovato "perfetta" l'abbiamo presa e leggermente modificata, cambiando zucchero e burro con miele e olio dal sito: http://www.dolcettoperfetto.it/brioche-siciliane-col-tuppo/
La nostra ricetta prevede:
160 ml latte (anche d'avena)
15 g lievito di birra
250 g di farina manitoba
250 g farina 00
1 uovo completo
3 tuorli
10 ml liquore tipo "strega"(a piacere)
buccia di arancia e limone (o essenze)
115 g miele
80 ml olio di semi
7 g sale
Procedimento:
Sciogliere il lievito nel latte Impastare la farina + latte a bassa velocità (ideale nella planetaria)
Dopo 2 minuti aggiungere le uova Dopo 2 minuti aggiungere il liquore e la scorza di agrumi (o gli aromi) Dopo pochi minuti aggiungere il miele, un pò per volta ad assorbimento Proseguire fino a quando l’impasto sarà "incordato"(liscio, asciutto, elastico, resistente…) quindi aggiungere l'olio un pò per volta fino ad assorbimento Infine, aggiungere il sale Dopo 2-3 ore a temperatura ambiente (coperto o in un contenitore con pellicola) l’impasto sarà raddoppiato, porre quindi in frigo per 24 ore.
Trascorse le 24 ore, uscite l'impasto dal frigo e fate riposare a temperatura ambiente per 1 ora. Tagliate l’impasto a pezzi di circa 110g per la base e 15g per il “tuppo”, formare quindi delle palline ben strette sia per la base che per il tuppo.

Formate le brioches lavorando la pallina del tuppo in modo da formare da un lato una sorta di appendice che verrà infilata nella base nella quale farete un buco al centro con il dito, quindi assemblate.

Fate raddoppiare il volume a temperatura ambiente (almeno 1 ora). Spennellare con uovo ed infornate a 170°C per circa 25 minuti.
Una volta sfornate riponetele su di una griglia rialzata per farle raffreddare.
E....
Ottime anche col gelato🤪

Potete anche congelarle ed in pochi secondi di microonde, quando vorrete, le avrete come appena sfornate.
Unico difetto? Durano troppo poco, sopratutto se avete due figli come i nostri
Allora buona colazione, pranzo, merenda o...quando volete!!!
Ma se ne inviaste un paio a LA?
Buon divertimento ma soprattutto buona mangiata 😊
Che bontá Dany!!. Grazie le farò